Non c'è cura senza cuore

 

Tendinite calcifica della spalla

 

Troppe definizioni diagnostiche, utilizzate a volte in modo inappropriato, per descrivere la sofferenza di un'articolazione complessa che affligge un numero impressionante di persone in differenti età .

In principio era semplicemente detta "Periartrite di spalla" quasi ad indicare l'interessamento anatomico delle strutture al di fuori dell'articolazione in contrapposizione con la patologia artrosica che invece colpisce i capi articolari veri e propri. L'avvento dell'ecografia ha permesso di studiare meglio e a fondo le strutture tendinee e bursali della spalla a capire il meccanismo biomeccanico responsabile dalla sofferenza di dette strutture, e conseguentemente sono stati coniati termini come sindrome da conflitto o da impingment. Tutto ciò per dire che la spalla è un'articolazione che oltre ad invecchiare precocemente, soffre molto l'iper-usura ed il cattivo funzionamento, in particolar modo nelle attività lavorative e sportive che richiedono l'utilizzo delle braccia in elevazione.

I primi elementi ad andare incontro a degenerazione ed infiammazione sono i tendini della cuffia dei rotatori, i quali possono indebolirsi per la presenza di calcificazioni ed andare incontro a rottura.

 

 

La spalla dolorosa non è un'articolazione chirurgica, può andare incontro a tale infelice destino se trascurata o non adeguatamente curata. Tante sono le opportunità terapeutiche specifiche ed estremamente efficaci per ciascun specifico problema. Oggi il fisiatra ha a disposizione un considerevole numero di strumenti terapeutici per curare con successo gli stati infiammatori o degenerativi dell spalla.

Nelle forme di tendinite con calcificazioni sono molto spesso risolutive le ONDE D'URTO eseguite con guida ecografica e nelle calcificazioni di grosse dimensioni si può eseguire il LAVAGGIO PERCUTANEO tecnicamente detto IDROLITOCLASIA; negli stati infiammatori delle borse sierose si può ricorrere alle infiltrazioni selettive eco-guidate, associate a LASER AD ELEVATA POTENZA; nella patologia strettamente artrosica sono utili le infiltrazioni con acido ialuronico.

Quali opportunità terapeutiche vi sono nelle rotture della cuffia dei rotatori?

La rottura della cuffia dei rotatori della spalla può verificarsi o in conseguenza di un trauma, oppure in forma spontanea su dei tendini qualitativamente molto scadenti perchè fortemente usurati. L'approccio terapeutico ideale è senza dubbio quello chirurgico, finalizzato alla ricostruzione tendinea. Tuttavia per avere adeguate garanzie della riuscita terapeutica è fondamentale conoscere a fondo tramite esame di risonanza magnetica, la qualità, la sede ed il tipo di rottura dei tendini per capirne le possibilità di riparazione. Tante volte la rottura dei tendini sopraggiunge spontaneamente in soggetti ultrasessantenni per i quali, la scarsa qualità biologica del tendine è stato l'elemento determinante la rottura. In questi pazienti la soluzione chirurgica non è suffragata da elevata probabilità di successo terapeutico e si consiglia pertanto un approccio conservativo riabilitativo-fisioterapico.

Nelle cosi dette spalle inoperabili, ma tuttavia estremamente dolorose, può essere indicato il ricorso ad un trattamento di Fisiatria Interventistica Antalgica, consistente nella neurolisi del nervo sovrascapolare con crioanalgesia. Attraverso una criosonda ecoguidata si cerca di "congelare" temporaneamente e non definitivamente il nervo responsabile del dolore, ponendo fine alle sofferenze del paziente.    

 

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