L'adolescente agonista

La crescente pratica di sport agonistici da parte di giovani adolescenti nel contesto di sport di squadra o individuali, unita ad una sempre maggiore intensità e frequenza di allenamenti, sono la causa dell'aumento, negli ultimi anni dell'incidenza di patologie delle cartilagini articolari nei giovani adolescenti. Il crescere dell'intensità dei carichi di lavoro durante le sedute di allenamento,  volto a sviluppare ed incrementare la forza e la potenza muscolare poco si sposa con la fragilità delle ossa e delle cartilagine dei piccoli atleti che finiscono con andare incontro a sempre più frequenti infortuni muscolari e infiammazioni cartilaginee di ginocchio e del complesso piede/caviglia.

Le enormi aspettative dei genitori e delle società sportive nei confronti dei giovani atleti, spingono ad una ripresa affrettata del ritorno allo sport, contribuendo alla cronicizzazione di tali infiammazioni.

Tra le più frequenti patologie del giovane sportivo, la malattia di Osgood-Schlatter è sicuramente quella di maggior riscontro. Si presenta con dolore e gonfiore in prossimità delle parte alta della tibia, sotto il ginocchio, con un'accentuazione della tuberosità tibiale causata da una lesione dell'osso. Sebbene poco tollerata, la terapia principale di tale patologia è rappresentata dal riposo e dalla sospensione temporanea della pratica sportiva specifica. Adiuvanti saranno l'uso di ghiaccio, antinfiammatori ed  eventuali tutorini. La maggior parte delle fisiotecnologie che vengono usate nell'adulto, rischierebbero di far precocemente saldare le cartilagini di accrescimento e pertanto risultano controindicate in questa età.

 

La sindrome di Haglund è una analoga patologia della cartilagine di accrescimento che colpisce il calcagno del giovane agonista. Il trattamento d'elezione, anche per questa patologia è dato dl riposo dall'attività sportiva e l'impiego di antinfiammatori.